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L'Ombra di Apache dagli Anni 60 a Fine Millennio


Per chi è stato bambino nei primi anni '70 del secolo scorso se dico Soldatini Atlantic, non dico di niente di nuovo, anzi rievoco tutti quei bellissimi ricordi della fanciullezza spensierata che ci siamo lasciati impietosamente alle spalle. Per coloro che non ha avuto la fortuna di giocare con queste fantastiche miniature, invito a visitare questo sito, così tanto per farsi una cultura: AtlanticMania

Apache dei The Shadows l'ho conosciuta proprio giocando con la Serie Eroi Del West dell'Atlantic, era la colonna sonora delle nostre giocate pomeridiane, ed è proprio di questa canzone che parlerò in questo post.


The Shadows erano un quartetto strumentale inglese che balzò all'attenzione internazionale nel 1960 con il brano Apache. Il brano è decisamente suggestivo e ancor oggi mantiene la sua freschezza nella versione originale.


Apache ebbe parecchie cover per tutti gli anni '60, ma dobbiamo arrivare ai precursori del movimento Hip Hop d'oltreoceano per ritrovarlo in una nuova veste, grazie all'arguzia geniale di Michael Viner e The Incredible Bongo Band.  Possiamo dire che quella di Michael Viner fu una spregiudicata iniziativa commerciale che coinvolse diversi musicisti lavoranti negli studi di registrazione della MGM (nella pratica The Incredible Bongo Band era solo un brand) cooptati da Viner per completare il suo progetto artistico.


Ciò che ne uscì, fu qualcosa che aveva ben poco da fare con il british pop dei The Shadows, la nuova versione ebbe talmente successo che ancor oggi si merita il titolo di National Anthem of Hip Hop.


Dopo 21 anni, Apache, incurante del tempo e delle mode, si reincarna  una terza volta nel 1981 grazie all'energia della Sugarhill Gang e al groove di Grandmaster Flash.





Ed ancora la nostra storia non è finita, perché la canzone dei The Shadows,  riarrangiata da Michael Viner e ripresa dalla Old School Hip Hop statunitense, nel 1998 ritorna nel Regno Unito e compare nell'album On The Floor at The Boutique di FatBoy Slim.



E con questo posso dire di aver chiuso il cerchio delle mille vite di questa canzone che per 40 anni ha vissuto un numero illimitato di reincarnazioni restando sempre in vetta e nel cuore delle generazioni. Non sono molte le musiche che posso vantare questo record.

Apache ancora oggi è nel repertorio live di Fatboy Slim e inevitabilmente è finita nella serie The Get Down di Netflix che descrive quella New York degli anni 70 che ha generato gli stili pop che oggi invadono la nostra quotidianità.

Se poi sei al corrente di altre notizie o altre pregevoli cover di questo brano, ogni segnalazione è ben gradita.





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