Streetlife Serenade: Massimo Faraò alle prese con Billy Joel

La copertina del video e dell'album Streetlife Serenade

Non so se giocare con la musica di Billy Joel è facile o meno. Certamente i brani dell'autore statunitense sono piuttosto orecchiabili e fruibili, ma dalla loro hanno una forte caratterizzazione personale, un Wu che li rende particolari e unici nel loro genere.

Che piaccia o meno, quando un artista trova un successo mondiale consolidato nel tempo, c'è poco da fare, i suoi meriti li deve pure avere. Questo vale per Billy Joel e anche per Massimo Faraò. Pianista jazz di fama internazionale, Massimo Faraò raccoglie undici brani di Billy Joel e li raccoglie in un volume dando la sua personale impronta alla musica dell'artista newjorkese.


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Gli arrangiamenti del Massimo Faraò Trio sono semplici, essenziali, ma estremamente efficaci nel racconto di un album che, forse nemmeno nelle intenzioni degli interpreti, l'atmosfera della Grande Mela, anzi un'atmosfera romantica attorno alla Grande Mela. Nella musica di Faraò emerge un'anima intima e particolare, decisamente americana, forse per il fatto che tutto viene amalgamato in una leggera e soffusa atmosfera jazz che scalda il cuore e l'anima.



La bellezza di questo disco, un opera minima se vogliamo, è che si presta a diversi livelli di ascolto: può essere la colonna sonora di una giornata, un sottofondo di compagnia, ma si presta anche ad un'ascolto più attento e sofisticato. Dietro l'apparente semplicità ci sono un sacco di sorprese delicate e felici che come un fiore bisogna saper cogliere.

E' la bellezza delle cose semplici, in fondo la migliore. Non è vero forse?



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