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Da Alberto Fortis a 4Fortys sono 40 anni

Alberto Fortis 4Fortys
Esce in questi giorni la ristampa in vinile del primo album di Alberto Fortis. Per il cantautore piemontese, questo 2018 è l'anno del 40° di carriera artistica, quarant'anni di belle canzoni e di una mai stanca ricerca musicale che lo ha portato verso percorsi inusuali nella scena del cantautorato italiano. In realtà, per celebrare i 40 anni dall’uscita del suo disco d’esordio Alberto Fortis ci aveva già pensato lo scorso giugno, pubblicando per Azzurra Music il doppio album 4Fortys.


Nel doppio album 4Fortys c’è la rivisitazione e la reinvenzione del primo disco, affidata a una performance Piano&Voce Live in Studio che fa rivivere i momenti compositivi dei brani, le scintille di ispirazione che hanno dato inizio alla sua Carriera. Un progetto che parte dal passato, dallo splendido bildungsroman che è il primo album, che ha lanciato la carriera di Fortis, un artista libero, nato nel pop, che ama il soul, l’R&b e lo Sweet Rap, ha probabilmente cantato il primo pop Gospel in Italia con “Settembre” e il primo pseudo rap in PLASTIC Mexico, ma ben piantato nel presente rivisitandolo con un approccio nuovo che racconta l’oggi e indica la strada per il futuro con i nuovi brani inediti e la potenza dei brani live

“Non siamo siamo nati per stupire, siamo nati per essere Noi stessi nel modo più autentico possibile: e in questo Lavoro è questo che sono: sono il mio principio, il mio cammino e soprattutto la mia attualità, quella così difficile da farsi riconoscere, in particolare da chi non si apre a comprendere che la Bellezza è nel Nuovo che ha radici coerenti con il primo seme”


La preziosità di questo doppio album sta nel ritratto a tutto tondo dell'arte di Alberto Fortis che si rivela nello scorrere delle tracce. Nella prima parte, il concerto Piano&Voce, diventa particolarmente interessante per le brevi ma ricche introduzioni che Alberto ci regala, storicizzando così la genesi della sua musica. Ma sopratutto ci fa scoprire come il Fortis sia anche un'ottimo pianista, e le sue dita corrono sui tasti con la stessa poesia con cui le parole disegnano i suoi strani mondi e curiosi personaggi.


Sul secondo cd di 4Fortys, troviamo l'Alberto di oggi e il suo continuo reinventarsi, che trovo sempre sorprendente perché può vantarsi d'essere un musicista non omologato, cosa rara di questi tempi. Nonostante questo, il brano che più mi attizza, è Maphia, un dark-rap che mi piacerebbe venisse ripreso e rielaborato da qualche rapper, perché è un brano su cui ci si può giocare molto.


L'intero progetto è sostanzialmente realizzato a quattro mani con Franco Cristaldi, ma vede la partecipazione di Musicisti meravigliosi e amici, quali Amedeo Bianchi, Joe Damiani, Mauro Ottolini, Romeo Fortunato, Emanuele Chiappero, Mary Montesano: è suonato e contemporaneamente pensato visivamente, è fatto di Suoni e di Immagini, di storia e di stupore, in questo caso sì, nel vedere quanto quel magma portentoso delle Note continui a regalarti territori insospettati e inesplorati, luoghi e tempi per ricreare nuove conoscenze della tua Arte, fascino di Nuove Sonorità che nutrono un ingenuo e meraviglioso Senso della Vita, un fiume che si chiama realizzazione del Sentire, un cavallo libero dalle limitanti e obsolete briglia delle “connotazioni industriali”.


Ho avuto l'occasione di ascoltare Alberto Fortis in una delle sue performance piano&voce e credo che siano le occasioni migliori per comprendere la grandezza di questo artista, non solo per la sua creatività e poesia, ma anche per le sua abilità al pianoforte. Ascoltando le sue canzoni, messe a nudo (e senza seno :) al pianoforte, si riesce ad apprezzarne al massimo tutta la bellezza che contengono.
Chiudo questo post con questa cool version di Ciao Amore Ciao di Luigi Tenco che Alberto Fortis ha inciso con l'Orchestra di Mauro Ottolini per l'album Tenco Come Ti Vedono Gli Altri.


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