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Andrea Giraudo e le sue canzoni per Stare Bene

Andrea Giraudo

Sapendo la mia propensione per la musica italiana cantautorale, mi infilano tra le mani l'album Stare Bene di Andrea Giraudo, il suo primo album, il che capita proprio a proposito perché è da tempo che mi sto chiedendo che fine ha fatto la canzone d'autore in Italia.


La copertina dell'album Stare Bene

Chiacchierando al bar, molti mi fanno notare che, in realtà, di cantautori attivi e bravi ce ne sono molti, anche se oggi non esiste una vera scuola come accadde negli anni '60 e '70 dove potevi raggrupparli per stili e aree geografiche: la scuola genovese, la scuola romana, la bolognese, la milanese ecc... E' un epoca di musica fluida dove i generi e le mode si fondono e confondono, con il risultato che si resta piuttosto confusi e spiazzati in questo marasma di offerta musicale e difficilmente catalogabile.



C'è da ricordare che non sono più i tempi dei cantautori impegnati (politicamente!) per cui il messaggio della canzone d'autore, anche quando affronta temi sociali, si diluisce nel mare magnum delle canzoni e canzonette, solo l'orecchio più attento, riesce a cogliere nella canzone lo spirito del tempo.


E qui arriviamo a Stare Bene di Andrea Giraudo, un album leggero nella forma, ma solido nel contenuto, sia lirico che musicale, un'album che ha subito attirato la mia attenzione per la sua gradevolezza e la misura con cui l'autore affronta i suoi temi.

Stare Bene è uscito lo scorso gennaio ed è composto da 12 canzoni dove la musica si presenta come mezzo per ottenere il benessere dello spirito. Per questo le sfumature blues di alcuni brani, come Virgole in Pasto per esempio,  non sono mai sature ma mantengono la leggerezza di una sintesi musicale ben bilanciata e riuscita.


Nonostante non si possa inscrivere Giraudo nella cerchia dei cantautori maledetti, questa sua mancanza di trasgressività non si traduce in rigore e rigidità formale, anzi, nel complesso dell'album ne esce una vena fortemente personale, che fa di Andrea Giraudo un cantautore decisamente non omologabile nel panorama odierno: per me questo è il suo principale punto di forza.

In una recensione in rete (nel complesso ben fatta e ragionata) il giornalista chiude con questa frase:

"Un disco difficile se ci si approccia con quel fare di chi alla musica richiede solo puro intrattenimento."

Non fidarti, l'album scorre via liscio anche come musica da compagnia, perché è veramente fatto di belle canzoni, anzi, te lo consiglio da tenere in auto perché ha anche dei testi piuttosto suggestivi.

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