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La Musica Per Conchiglie di Mauro Ottolini

Sea Shell, Musica Per Conchiglie di Mauro Ottolini

Dopo due anni di lavoro e tre mesi di annunci e preparazione, finalmente è uscito l'attesissimo Sea Shell Musica Per Conchiglie di Mauro Ottolini, un album che veramente merita due righe di narrazione ma sopratutto un ascolto rilassato.

Polistrumentista, compositore e arrangiatore Mauro Ottolini si è impegnato in una ricerca sull’uso delle conchiglie come strumento musicale seguendo la strada già segnata dal Maestro Steve Turre.
Dopo aver recuperato conchiglie da tutte le parti del mondo, dopo averle riparate e trasformate in strumenti musicali a fiato o a percussione, con l'amico Maurilio Balzanelli, inizia a registrare e sovrapporre i suoni delle conchiglie ai suoni che la natura ci regala ed a coinvolgere nel progetto altri suoi amici cantanti e musicisti: questo è Sea Shell Musica Per Conchiglie.



Musica per Conchiglie, è quindi un opera realizzata senza usare strumenti musicali convenzionali, fatta di suoni ottenuti esclusivamente suonando conchiglie provenienti dai mari di tutto il mondo.
Sea Shell mescola così i suoni naturali del mare, del vento, delle cicale, delle pietre sonanti di Pinuccio Sciola, le lattine raccolte abbandonate sulla spiaggia, i giocattoli sonori, gli strumenti aborigeni e quelli artigianali sardi in armonia perfetta con le percussioni, con le voci delle balene o con il rumore dei detriti marini calpestati.


Sea Shell è un disco prodotto dall'etichetta discografica Azzurra Music, pubblicato il 1 Marzo 2019, insieme al cartone animato La Reina De Las Conchas, brano contenuto nel disco, per il quale sono stati coinvolti gli artisti visivi Hermes Mangialardo e Piero Schirinzi.

I musicisti coinvolti da Mauro Ottolini in questo viaggio sono: Vinicio Capossela, Vanessa Tagliabue Yorke, Gavino Murgia, Vincenzo Vasi, Rhys Waite, Maurilio Balzanelli ed il coro Little Mermaids, un coro multietnico di voci bianche fatto di sole bambine diretto da Vanessa Tagliabue Yorke.



MAURO OTTOLINI IN FACEBOOK: https://www.facebook.com/maurottolinijazz/

I brani sono tutti originali scritti e arrangiati per conchiglie da Ottolini e i titoli stessi già ci raccontano una storia. Questa è la tracklist:

Coral Dige 
Corale di conchiglie a 6 voci ..in pratica è una rivisitazione con due voci nuove aggiunte da Ottolini del brano corale Abide With Me di Monk che a sua volta è una semplificazione di un corale di Bach, una specie di ouverture al disco.

Voi siete qui
Brano composto da Ottolini come sigla della trasmissione di Radio 24 che appunto era dedicata ai racconti degli ascoltatori che scrivevano in redazione. Voi Siete qui, è anche un modo per ricordare all'umanità che il nostro pianeta ci sta chiedendo aiuto. C’è bisogno della collaborazione di tutti se vogliamo migliorare le cose.

La Madonna delle conchiglie
Brano composto e cantato da Vinicio Capossela. E’ stato registrato precedentemente nel disco di Capossela "Marinai Profeti e Balene". In quell'occasione Vinicio chiese a Ottolini di suonare le conchiglie nel suo brano e così "OTTO" partecipò al disco e al tour durato più di due anni. In questo caso il brano è suonato solamente con conchiglie e qualche percussione in un nuovo arrangiamento di Ottolini. Vinicio rimane colpito del lavoro e regala la sua voce per questa nuova poetica versione.

Plastic Island
Con Vincenzo Vasi alla voce. Questo brano ci racconta di un’isola di plastica dove i paguri vanno a fare surf.

Bainzu
Corale voce e conchiglie con Gavino Murgia alla voce. Scritto da Ottolini per voce e due conchiglie. Bainzu in sardo vuol dire GAVINO. Un brano dedicato ad un uomo di mare come Murgia, creatura degli abissi, dei fondali marini e dei bassi fondi sonori!

La Reina de las conchas
Con Vanessa Tagliabue Yorke alla voce. Questo e il brano del cartoon. Il Paguro Hermit cerca una nuova conchiglia ma non la trova. Con l’aiuto della Regina delle conchiglie scendono negli abissi marini, ma incontrano solo immondizia e detriti. Il paguro Hermit è costretto a vivere in un tappo di plastica rosso.

Hermit Crab
Canzone del paguro Hermit.

Black Tide
Marea nera.

Prelude Palude
Le sonorità di questo brano ricordano una palude inquinata, buia, amaro futuro al quale i mari e gli oceani stanno andando incontro....Il riff finale è suonato con conchiglie grandi e dalla voce bassa e le registrazioni con microfoni di profondità delle voci lamento delle balene di Cala Gonone in Sardegna.

Deep Water Horizon
Questo brano è fatto sfruttando tutte le possibilità effettistiche e sonore delle conchiglie mixate da DJ VASI che ha suonato giocattoli e usato rumori d’ogni tipo in modo da conferire al brano una sonorità techno elettronica. Un racconto in musica del tragico episodio del disastro ambientale della piattaforma nel golfo del Messico.

Nomadi Rabdomanti
Quando il mare, gli oceani, i laghi e le sorgenti ormai saranno totalmente inquinati l’uomo sarà costretto per sopravvivere a diventare un nomade per trovare qualche falda d’acqua ancora potabile.

Gurundgi Gadu
Con il predicatore-musicista aborigeno Rhys Waite. Gurundgi é il sacerdote, il cerimoniere e GADU è l'oceano. Il predicatore musicista Waite partecipa al disco per recitare una cerimonia, un mantra per il mare.

What can I do for Mother Earth?
Brano con "Le Zucchine", coro multietnico di voci bianche. Cosa posso fare per la Madre Terra? A questa domanda, slogan di Greenpeace, le bambine del coro rispondono componendo una parte del testo e cantando i loro pensieri e propositi nei confronti del pianeta.

Nella sua recensione il giornalista e critico musicale Stefano Zenni racconta:
La specie umana deve aver scoperto molto presto che le conchiglie suonano bene. Cantandoci dentro, si rimane subito soggiogati da una risonanza evocativa e misteriosa: la voce umana è circonfusa da un alone di soffio profondo e il canto si carica di suggestioni mitiche. E’ per questo che lo strumento è usato con parsimonia. È fin troppo facile ottenere effetti affascinanti, e il gioco può esaurirsi presto.
Nel mondo del jazz è stato il trombonista Steve Turre a svelare il potere delle conchiglie. Ora Mauro Ottolini ha edificato un monumento leggero, giocoso, inaspettatamente policromo, che abbraccia gli stili più diversi, dalla canzone, al jazz alle danze latinoamericane. In effetti le conchiglie viaggiano, sedimentano il tempo, si trasformano, e scompaiono. Come le danze e le musiche, che migrano, si mescolano e stratificano storie, stili, melodie, ritmi.
In fondo gli esseri umani hanno sempre fatto musica con oggetti della natura: si pensi ai flauti d’osso di ali di uccelli di 30.000 anni fa (per non parlare di quelli di bambù, di certo più antichi); e un pianoforte contemporaneo non è che l’evoluzione della stessa idea di trasformazione della natura. Le conchiglie di Ottolini ci raccontano anche questo: che il mare ha una storia, collega le persone, trasforma le culture, genera cambiamenti. E la musica è qui a ricordarcelo, danzando.

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