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I Rockets riscrivono il futuro dell'Elettro Rock

la copertina di Wonderland dei Rockets
La copertina di Wonderland

Se non ci fossero i Rockets bisognerebbe inventarli. Dal 1974 ad oggi, con gli alti e bassi della vita, i Rockets sono arrivati sino a noi per proiettarci in un futuro radioso con l'ultimo album Wonderland che promette di rinverdire i fasti della band che ha segnato in modo memorabile la storia del Rock Pop europeo.



Ti risparmio la storia della band che puoi trovare in sommi capi in questo post, perché quando si parla di Rockets si deve avere uno sguardo avanti nel tempo: oggi come ieri. Così deve pensarla anche Fabrice Quagliotti, l'unico membro storico, che oggi guida la squadra composta da John Biancale, Rosaire Riccobono, Gianluca Martino e Eugenio Mori. Per me, che ricordo i Rockets di fine anni '70 e mi sono perso la fase intermedia del loro declino e della rinascita, l'ascolto di Wonderland è stata molto più di una felice sorpresa.



Da una parte ho percepito la matrice creativa delle origini, ma su questa  il gruppo ha saputo costruire un album elettro rock decisamente moderno e originale, nella forma e negli arrangiamenti; undici tracce di rock pop estremamente raffinato e vivace, potentemente electro ma con un gusto melodico ricercato che non tradisce le radici space della band.

In questa intervista su Newsic.it Fabrice Quagliotti illustra molto bene le basi da cui e su cui si muove questo progetto artistico musicale (Leggila).


Proprio in questa intervista, il Quagliotti molto modestamente dichiara:
"Senza dubbio i Daft Punk hanno preso il nostro testimone. Loro sono innovativi, moderni e visionari. Hanno creato un genere che di fatto prosegue quello che avevano iniziato noi alla fine degli anni settanta. Proseguono il nostro viaggio nel futuro !!!"


Il suo parere è sicuramente autorevole, ma credo che in questo mondo e negli anni a venire c'è ancora molto spazio per l'Elettro Rock dei Rockets, anzi, se il loro spleen creativo continua così, potrebbero ancora far scuola a una nuova generazione di rockers.

Per chiudere, non posso non segnalare che questo nuovo corso ha letteralmente entusiasmato i fan della band che nei social non si sono risparmiati in elogi e complimenti, molto sorpresi del risultato finale e del sound che la band ha saputo costruire: una bella sorpresa inaspettata che non li ha delusi.

E tu, che ne pensi?




Commenti

  1. Come amministratore del gruppo fans Club su Facebook "Rockets Fun Club un nome una storia" non posso che approvare ogni vostra parola che avete scritto su questo album che sancisce l'enorme successo che i ROCKETS hanno avuto negli anni 80 chiamati Silver Day. Questo tutto grazie alla devozione e alla costanza del leader Fabrice Quagliotti che ha saputo nel tempo continuare a fare musica con la M maiuscola sino ad oggi che insieme ai suoi musicisti hanno creato un album frizzante e moderno che strizza l'occhio ai tempi passati. Wonderland è un album straordinario che tutti dovrebbero ascoltare e conoscere... Un album che merita di entrare nelle top ten!
    E tutto questo detto da un fans doc uno che ascolta I ROCKETS fino dal loro esordio e che era presente al loro concerto guida del 1977 al teatro Lirico di Milano.

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